Uranio Impoverito E Guerre In Iraq E Afghanistan

L'uranio ha una durata della propria radioattivita' molto lunga, per dimezzarla impiega 4'500'000'000 (4 miliardi e mezzo) di anni. Se penetra all'interno dell'organismo vi resta stabilmente, la radiazione consiste nel rilasciare particelle subatomiche, che negli organismi viventi alterano il DNA (rompendolo e/o modificandolo), stimolando cosi' lo sviluppo di tumori e malattie genetiche in se' nella propria discendenza (bambini deformi e altre aberrazioni).

La polvere di uranio che si sviluppa nell'uso di armi all'uranio, si deposita nell'acqua, nell'aria e negli alimenti. Per questo motivo gli effetti si propagano a macchia d'olio nelle nazioni limitrofe, perche' esitono migliaia di modi in cui questa polvere viene trasportata dal clima o dalla fauna.

L'uranio, riutilizzato dalle centrali nuclerai quando e' esaurito (non e' utile per le centrali nucleari, ma e' ancora radioattivo), e' usato dalle grandi industri militari per varie ragioni:

  • E' estremamente denso, quindi adatto a sfondare come proiettile
  • Tende a prendere fuoco a soli 77°C, e' difficile da spegnere, e se bagnato, il metallo esplode
  • E' autoaffilante, cioe' se un proiettile urta o colpisce un oggetto a una velocita' maggiore di 1'000 m/s, la punta invece di schiacciarsi, si scheggia, rendendosi ancora piu' affilata.

Nel 2003, gli scienziati dell'Uranium Medical Research Center (UMRC, Centro di ricerca sull'uranio) hanno analizzato campioni di urina nei civili afgani, riscontrando che il 100% dei campioni prelevati presentava livelli di uranio non impoverito molto elevati, tra il 400% e il 2000% superiori rispetto ai valori normali. I siti di studio erano sei, due a Kabul e gli altri nella zona di Jalalabad. Gli esami sono stati fatti 4 mesi dopo gli attacchi in Afhanistan da parte degli USA e dei loro alleati.

L'uranio non impoverito e' piu' dannoso di quello impoverito, nel 2003 sono state sganciate in Iraq 2'000 tonnellate di uranio radioattivo (non impoverito). La polvere radioattiva di queste esplosioni sara' presente nei corpi delle nostre forze armate quando torneranno a casa.

Nel dicembre 2003 il Daily News fece dei test su 9 soldati di stanza in Iraq: 4 di essi risultavano contaminati da uranio impoverito.

Generalmente chi risulta intossicato da uranio ha i seguenti sintomi: dolori alla cervicale, alle spalle e alla nuca; dolori lombari e renali; difficolta' di dormire, cefalee; problemi di memoria e disorientamento.

All'ospedale universitario di Bassora (Iraq), bambini nati con malformazioni o anomalie peggiori sono auementati oltre il 1'000%.

Al tribunale criminale dell'Afghanistan nel dicembre 2003, gli USA sono stati incriminati per l'uso di uranio impoverito.

Il pericolo piu' grosso rimane per le future generazioni, che rischiano di subire maggiormente i danni delle radiazioni, attraverso il DNA, ormai malato, dei loro padri, che siano Afgani, Iraqeni, Americani o Italiani.

Riferimenti: